lunedì 4 febbraio 2013

Per i padri separati, un nuovo giorno del ricordo.



A volte la Storia è terribile, inumana, senza pietà.
A volte la Storia ufficiale dimentica di scrivere alcune importanti pagine.
A volte la Storia ufficiale ritorna sui suoi passi e ci ricorda cosa è accaduto. O cosa sta accadendo.

Ciò accade, per l'inerzia di chi dovrebbe far sapere, ma tace. Di chi conosce, ma non comunica. Di chi potrebbe agire, ma  non ha coraggio.

Accade che talvolta la verità si affacci nella storia.  Accade che  i testimoni della barbarie, levino il loro grido di indignazione.
Molti faranno di tutto per affossarla, smentirla, soffocarla, quella nuova voce.
Non dimentichiamo gli errori del passato -  evitiamo che se ne continuino a commettere nel presente.



La sentenza della Corte Europea Diritti dell'Uomo del 29.1.2013(Decisione del 29 gennaio 2013 n. 25704/11) ha svelato all'Europa che, in Italia, sono stati violati i diritti dei figli dei padri separati.

Di questo crimine, non se ne parla.
Pochi parlano dei padri separati, allontanati da affetti ed effetti.
Pochi scrivono delle conseguenze sui nostri figli.
Pochi decrivono il male compiuto dalle istituzioni sui nostri figli, ostaggio dei servizi sociali e dei tribunali
Pochi ne scrivono.
Molti ne scrivono a sproposito.
Non dimentichiamo

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Link per la sentenza CEDU- Corte Europea Diritti dell'Uomo:
Cedu - Decisione del 29 gennaio 2013 n. 25704/11

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/famiglia/primiPiani/2013/01/cedu-risarcito-il-padre-per-la-violazione-del-diritto-di-visita-.html

o clicca qui

o collegati qui (sito Adiantum)

La Corte ha rilevato che i tribunali tra il 2003 e il 2011 si sono limitati principalmente a osservare la non esecuzione delle loro sentenze e che non hanno ancora adottato le necessarie misure per assicurare il diritto del padre a vedere la figlia. In particolare i giudici sottolineano che i "tribunali sono restati al di sotto di quello che ci si poteva ragionevolmente attendere da loro delegando la gestione degli incontri ai servizi sociali".

Inoltre, viene messo in evidenza che "la procedura seguita dai tribunali fa apparire "automatiche e stereotipate" una serie di misure che hanno di fatto permesso la rottura del legame tra padre e figlia. 
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