lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale?




BUON NATALE A TUTTI !!!!!



Il sistema giudiziario ammette il fallimento


Il sistema giudiziario inglese ammette il fallimento nel proteggere una bambina dalla PAS

 

Non so dove sia mia figlia.  Ogni mattina mi sveglio con l’ansia.  Mi sento inutile e privo di speranza.  L’emozione più forte che un genitore prova è l’amore verso i figli, e senza motivo sono stato privato di mia figlia.  È una ferita tale che non si rimargina mai.  Ogni Natale la vita va avanti. Ma non è un film.  Non si può tornare indietro.  Il tempo non passato con i figli è perso per sempre.  Ho il cuore in pezzi, ma non mi arrenderò mai. Perché la magistratura consente l’alienazione genitoriale?   Distrugge i bambini.  Ci sono migliaia di bambini che stanno soffrendo come mia figlia”.

La storia si svolge in Inghilterra.  La madre si dimostra alienante fino dalla nascita della figlia nel 1999.  All’età di 18 mesi la separazione fra i genitori.  La madre inizia ad usare falsi certificati medici per violare le sentenze.
I dispositivi dei tribunali venivano ignorati con tale facilità da essere inutili.
Nel 2003 la madre alienante ha una nuova relazione ed invita il padre a prendersi cura della figlia.  Papà e figlia riprendono sereni contatti, ma questa situazione dura solo 5 mesi.
Nel 2006 la madre alienante tenta una accusa di pedofilia. Viene stabilito che è tutto falso, ma intanto per vari mesi la bambina ed il papà vengono preventivamente condannati ad incontri protetti.  La bambina deve anche subire esami intimi.
Le indagini rivelano che la madre è mentalmente disturbata: affetta da tratti paranoidi e depressione, fa uso di acool e droghe.
La pedo-calunniatrice, accecata dall’odio, nel 2007 attacca il papà con un coltello: viene incarcerata e sottoposta a cure psichiatriche.  La bambina può vivere con il papà.
La vicenda si sarebbe conclusa qui, se la magistratura non avesse assunto una decisione scellerata: in base ad una discriminazione di genere preferisce domiciliare la figlia presso la madre, appena scarcerata.  Il papà rispetta la sentenza.
Se domiciliata presso il papà, la bambina avrebbe potuto avere contatti con entrambi i genitori, in quanto la madre avrebbe avuto difficoltà a praticare l’abuso dell’alienazione genitoriale senza avere la domiciliazione.
Invece, favorita dalla sentenza, la madre può alienare la figlia.  Tenta anche una falsa accusa di violenza.
Nel 2012 un giudice assume una decisione criminale: favorisce l’alienazione usandola come scusa per troncare i rapporti con il papà.
L’appello ribalta la sentenza, ma può essere troppo tardi per la bambina: il giudice  aggiunge «il sistema giudiziario ha fallito, l’infanzia della bambina è stata devastata».
A questo punto, l’unica decisione efficace che la magistratura può assumere per salvare la bambina è l’allontanamento dalla madre, che comunque meriterebbe la galera per aver maltrattato la figlia e violato 82 dispositivi.
Qualora la magistratura si disinteressi della bambina, il padre potrebbe decidere che il benessere della figlia viene prima del sistema giudiziario che ha favorito l’abuso.
Fonte della foto: http://www.dailymail.co.uk/news/article-2524892/My-ending-anguish–father-rights.html

Fonte: http://www.associazionefamiliaristi.it/il-sistema-giudiziario-inglese-ammette-il-fallimento-nel-proteggere-una-bambina-dalla-pas.html

[http://bit.ly/JjQF1k]

 

Padri separati sono i nuovi poveri

Sempre più sardi si rivolgono alla Caritas
Pensionati e separati tra i nuovi poveri





Il 2013 si chiude in un contesto di sofferenza e fragilità. Con la povertà che avanza fino a tradursi nella mancanza dei beni primari.
In Sardegna l'emergenza ha il volto del disoccupato, del padre separato, dell’anziano con una pensione minima. E’ una povertà che si articola in forme diverse, quelle legate alle nuove “dipendenze” come i giochi d’azzardo. Situazione descritta nelle 260 pagine del Dossier Caritas 2013 presentato nella sala Universo del Planetario de L'Unione Sarda.
Nel corso dell’anno, l’utenza complessiva nei servizi Caritas è stimata in 2.905 unità rispetto ai 2.123 dell’anno precedente con un incremento del 37% degli assistiti. Basterebbe questo dato per descrivere la drammaticità del momento. E guai a pensare che tocchi solo agli stranieri: cresce, infatti, la quota dei cittadini italiani che frequentano i centri della Caritas, passati dal 74,2% del 2012 all’80,1% del 2013. Oltre ai problemi economici (37%) e occupazionali (26%), che costituiscono le prime due categorie dei bisogni manifestati, tra gli altri si segnalano problemi legati all’abitazione (10%), alla famiglia (8,5%) e alla salute (5%).
L’EMERGENZA E’ NELLA QUOTIDIANITA’ - Ma sono tanti gli elementi che contribuiscono a tratteggiare il quadro della situazione nell’Isola. Nella mensa della Caritas diocesana di Cagliari, da gennaio 2013 a ottobre sono stati distribuiti 131.606 pasti, con una media di circa 500 pasti al giorno tra colazione, pranzo e cena. Per quanto riguarda l’attività della fondazione anti-usura, nel 2013 le pratiche erogate (gennaio-settembre) sono state 61 per un totale di circa 900mila euro. Il numero è quasi raddoppiato rispetto a quello dello scorso anno. La differenza, si spiega nel dossier, è dovuta alla crescente richiesta di finanziamento da parte di famiglie e piccoli imprenditori che non hanno più possibilità di accesso al credito “istituzionali” poiché fortemente indebitati o segnalati nelle varie centrali-rischi.
I DATI - Per quanto riguarda gli stranieri cambia anche il peso delle diverse nazionalità che richiedono assistenza. Nel 2013 la nazionalità prevalente è quella del Marocco mentre nel 2012 erano i rumeni, che si posizionano al secondo posto. Massiccia è la scalata di nigeriani che passano dall’ottava posizione alla quarta. E’ in aumento anche il numero di bosniaci di origine rom. Nel complesso, l’attuale crisi oltre alla componente nazionale, appare pesare maggiormente sull’emigrazione preveniente dall’Africa.
La classe d’età prevalente, tra coloro che chiedono un aiuto, rimane quella tra i 35 e i 55 anni così come nel 2012. I coniugati costituiscono la maggioranza seguiti dai celibi o nubili (importante è la componente femminile) e dai divorziarti o separati. Con una particolarità molto importante: quest’ultima categoria è tra quelle a maggior rischio povertà. Anche loro sono tra i "nuovi poveri". Ancora un dato: l’assoluta maggioranza degli utenti risulta avere un domicilio (01,8%), la maggioranza degli utenti vive in nucleo familiare (76%).
LA POVERTA’ AVANZA - Non esiste una definizione univoca del concetto di povertà ma per poter quantificare i poveri si può partire dal concetto che la condizione di un individuo può essere definita solo se paragonata all’ambiente nel quale vive. E secondo quest’ultima definizione che l’Istat definisce “povertà relativa”, in Sardegna ci sono 147mila famiglie povere, il 20,7% del totale delle famiglie residenti nell’Isola (dato al 2012, ultimo disponibile), che si traduce in più di 400 mila sardi poveri. Si tratta di una dimensione in crescita e più alta rispetto alla emdia nazionale, ferma al 12,7%. Nel 2003 la percentuale delle famiglie sarde povere era simile a quella nazionale: rispettivamente 13,3% in Sardegna e 10,8% la media nazionale. Oggi, invece, c’è un divario evidente di circa 10 punti percentuali. In Sardegna il reddito pro-capite è più basso e c’è minor concentrazione della ricchezza: il livello dei consumi delle famiglie sarde è di conseguenza costantemente più basso rispetto alla media nazionale.
DISPERSIONE E DISOCCUPAZIONE - Senza formazione specialistica è difficile trovare lavoro. I giovani sardi con un basso livello di istruzione e senza esperienze hanno maggiori probabilità di rimanere fuori dal mercato del lavoro. E in Sardegna un quarto dei giovani tra i 18 e i 24 anni dopo aver conseguito la licenza media ha abbandonato gli studi. Attualmente si sta cercando di rimediare all’abbandono scolastico attraverso quella tipologia di corsi (biennali per ottenere una qualifica) che per tanti anni sono stati erogati in maniera ridotta, ma anche se con tali interventi si riesce a ridurre statisticamente l’indicatore di ESL, non è detto che poi tali giovani riescano effettivamente a entrare nel mercato del lavoro, contribuendo cosi a ridurre anche il tasso di disoccupazione giovanile.
Redazione Online


venerdì 13 dicembre 2013

giovedì 28 novembre 2013

Successe all'indomani della giornata contro la violenza sulle donne ...

 "Ciao, ti trovo in forma". Lei si infuria
e lo prende a coltellate nello stomaco (28.11.2013)

http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/marie_watton_accoltella_jonathan_barras_pub_telford/notizie/376723.shtml

L'alunno le sputa in faccia, maestra 'ricambia'
ed esorta i suoi compagni a fare altrettanto (28.11.2013)

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/sputa_maestra_lei_fa_altrettanto_scuola_vicenza/notizie/377329.shtml 

Perugia: Maltratta neonata e le rompe un femore Infermiera di Perugia sospesa dal lavoro (27.11.2013)

 http://violenza-donne.blogspot.it/2013/11/perugia-maltratta-neonata-e-le-rompe-un.html

 Viterbo, calci e schiaffi agli anziani, agli arresti due donne titolari di una casa di riposo (26.11.2013)

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/viterbo_nas_arresti_casa_riposo/notizie/371443.shtml

 

 



Collegamento permanente dell'immagine integrata 

 

Come le femministe hanno falsificato le ricerche sulla violenza per calunniare gli uomini

http://www.focus.it/community/cs/forums/thread/476783.aspx

Camilla Paglia sbotta contro la demonizzazione maschile



1. CAMILLE PAGLIA, L’INTELLETTUALE PUBBLICA PIÙ FAMOSA D’AMERICA, FEMMINISTA E LESBICA, SBOTTA: “SONO STANCA DI VEDERE L’UOMO DEMONIZZATO COME LA FONTE DI OGNI MALE. TUTTA COLPA DI DONNE OSSESSIONATE DA DIETE E GINNASTICA, CIRCONDATE DA UOMINI ADDOMESTICATI CHE HANNO IMPARATO A COMPORTARSI SECONDO IL CANONE FEMMINISTA. NON È UN CASO SE NON CI SONO MAI STATI TANTI UOMINI GAY COME OGGI” - 2. “C’E’ MANCANZA DI INTERESSE PER L’AVVOCATESSA O LA DIRIGENTE CHE NON HA PIÙ NULLA DI FEMMINILE E VIVE IN TOTALE CONTROLLO DI TUTTO, SENZA GIOIA E PIACERE. E SPESSO ANCHE SENZA UOMINI, PERCHÉ RIFIUTANO DI ESSERE BURATTINI. SE È VERO CHE ALLA NASCITA SIAMO TUTTI BISEX, IN QUESTA CULTURA È MOLTO MEGLIO ESSERE GAY” - 3. ‘’L’OCCIDENTE MOLLE E RELATIVISTA SI STA TRASFORMANDO NELLA ROMA IMPERIALE. QUANDO CIÒ ACCADRÀ NON SARANNO I NOSTRI POLITICI LAUREATI AD HARVARD A DIFENDERCI MA GLI UOMINI VERI: CAMIONISTI, MURATORI E CACCIATORI. PER FORTUNA, LA MAGGIORANZA” -

Fonte: http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-camille-paglia-lintellettuale-pubblica-pi-famosa-damerica-femminista-e-lesbica-sbotta-sono-stanca-67265.htm 
Alessandra Farkas per "la Lettura - Corriere della Sera"
Camille PagliaCamille Paglia «In un'epoca di macchine magiche e incantatrici, una società che dimentica l'arte rischia di perdere la propria anima», scrive Camille Paglia nella prefazione di Seducenti immagini. Un viaggio nell'arte dall'antico Egitto a Star Wars (Il Mulino), il suo sesto libro, acclamato dalla critica, dove l'intellettuale pubblica più famosa d'America esamina 29 capolavori prima di proclamare che l'avanguardia è morta.
«L'Espressionismo astratto fu l'ultimo stile davvero d'avanguardia in campo pittorico», racconta l'autrice, parlando con «la Lettura» nella Hamilton Hall della University of the Arts, nel cuore di Filadelfia, dove dal 1984 insegna Humanities and Media Studies . «Nessun nuovo stile emozionante è emerso dopo la Pop Art, che ha ucciso l'avanguardia votandosi alla cultura commerciale. Tranne le fotografie omoerotiche e sadomaso di Robert Mapplethorpe degli anni Settanta, l'arte oggi è derivativa e ripetitiva».
Camille PagliaCamille Paglia Nell'ultimo capitolo lei afferma che George Lucas, regista e pioniere del digitale, è il più grande artista vivente.
«Lo è, anche se sono costretta a riconoscere che la rivoluzione digitale ha spianato la strada all'ignoranza globale dell'arte. Quando frequentavo l'università furoreggiavano i film d'autore europei: Bergman, Fellini... Ne ammiravamo il ritmo lento e la squisita raffinatezza della fotografia. Oggi i miei studenti idolatrano i videogiochi, colpevoli di aver deformato lo spazio, spalmando e allargando l'immagine con colori artificiali. Ecco: cartoni animati. L'arte che molti vorrebbero cancellare è a rischio».
Sta dicendo che la nostra arte è minacciata e che nessuno si sta organizzando per difenderla?
«L'Occidente molle e relativista si sta trasformando nella Roma imperiale e, come allora, rischia di essere sopraffatto dall'assalto di fanatici che lo vogliono distruggere. I fondamentalisti di Al Qaeda sono gli unni e i vandali che premono alla periferia dell'impero e non impiegheranno molto prima di paralizzare la sua rete elettrica, disintegrando la nostra cultura. Quando ciò accadrà non saranno i nostri politici laureati ad Harvard a difenderci ma gli uomini veri: camionisti, muratori e cacciatori, come i miei zii. Per fortuna, la maggioranza».
Lei scrive che i social media hanno ingombrato l'etere di futilità telegrafiche.
«Adoro il mio iPhone e quando nel lontano 1995 fui la prima autrice americana a scrivere per il web, un famoso giornalista del "Boston Globe" mi accusò di perdere tempo. Ma, pur convinta che l'ondata di cambiamento non può e non deve essere fermata, credo che, se vogliamo sopravvivere come cultura, non possiamo seguire la ricetta obamiana di un computer in ogni classe, che equivale a saturare i giovani con ciò che già hanno in eccedenza».
Che cosa propone, allora?
«Più arte, storia, poesia, letteratura. Si guardi intorno: nell'era dei social media i giovani hanno perso la capacità di interagire ed esprimersi. Lady Gaga è l'eroina di una generazione di zombie, privi di espressioni facciali, che non sanno più usare le mani e il corpo per comunicare. Gli studenti mi considerano una marziana perché gesticolo durante le lezioni».
Tocca all'università colmare le lacune?
«La mia generazione, quella dei baby boomers , per fortuna sta andando in pensione. Ma la sua eredità è devastante. Per decenni non potevi far carriera nelle università americane se non giuravi fedeltà alle teorie di Foucault. Per colpa del post-strutturalismo e del post-modernismo le facoltà umanistiche sono state marginalizzate. Io insegno a Filadelfia perché qui c'è una delle pochissime istituzioni che continuano a credere nelle arti in un'America dove la mancanza di rispetto per l'erudizione è diffusissima».
Eppure il femminismo è stato sdoganato proprio grazie all'avvento delle facoltà di «Women's Studies», gli studi orientati al genere femminile.
«Star femministe come Kate Millett hanno fatto fortuna esortando le donne a buttare nella spazzatura Ernest Hemingway, D.H. Lawrence e Norman Mailer. Nei piani di studio Alice Walker ha sostituito Michelangelo e Dante, che peraltro gli studenti conoscono solo grazie a Dan Brown. Judith Butler, la più celebre teorica dell'identità sessuale, era una mia mediocre studentessa al Bennington College».
Le femministe storiche la considerano da sempre una sorta di spina nel fianco.
«Sono state loro le prime a farmi la guerra, ignorando che un giorno, da brava italiana, mi sarei vendicata. Nel 1970 cercai di unirmi al movimento, ma fui respinta perché misi in discussione la sua ortodossia dogmatica. Quando, durante un collettivo a New Haven, osai dichiarare che amavo Under My Thumb dei Rolling Stones, scoppiò il pandemonio. Per me quella canzone è un'opera d'arte, per loro un'eresia sessista.
L'approccio all'arte delle femministe è simile a quello di nazisti e stalinisti. Durante una conferenza la scrittrice Rita Mae Brown, ex di Martina Navratilova, mi spiegò la differenza tra me e loro: "Tu vuoi salvare l'università, noi vogliamo darla alle fiamme". Per anni Gloria Steinem rifiutò di pubblicare i miei saggi su "Ms. Magazine". Oggi nessuno sente più parlare della sua erede designata: Susan Faludi. Io sono ancora in piedi».
In effetti il suo modello di femminismo ha trovato molte seguaci.
«Rappresento un'ala del movimento perseguitata e messa a tacere per anni. Femministe come me e Susie Bright eravamo pro-sesso, pro-pornografia, pro-arte e pro-cultura popolare quando in America imperava la crociata di Andrea Dworkin e Catharine MacKinnon contro "Playboy" e "Penthouse" e a favore delle leggi antipornografiche. A salvarci è arrivata per fortuna la rivoluzione di Madonna».
Madonna Louise Ciccone?
«Sì. Quando nel 1990 scrissi un'editoriale sul "New York Times" in cui la descrivevo come il futuro del femminismo, le leader storiche mi risero dietro, ma nelle librerie il mio libro Sexual Personae cominciò ad andare a ruba. Il responsabile della pagina dovette litigare con il direttore per non cambiare il mio linguaggio slang , mai usato prima in un editoriale. Fui io a spianare la strada allo stile discorsivo di Maureen Dowd, con cui presto condividerò il palcoscenico».
Dove?
«Il prossimo 15 novembre alla Roy Thomson Hall di Toronto terremo un dibattito sulla presunta fine dell'uomo. A sostenere questa tesi saranno Hannah Rosin e la Dowd; con Caitlin Moran, io difenderò invece il testosterone, perché sono stanca di vederlo demonizzato come la fonte di ogni male. Anche se Rosin possiede l'orecchio della working class , il padre era tassista, il suo libro parla all'alta borghesia bianca. Donne ossessionate da diete e ginnastica, circondate da uomini addomesticati che hanno imparato a comportarsi secondo il canone femminista. Non è un caso se non ci sono mai stati tanti uomini gay come oggi».
Come lo spiega?
«Mancanza di interesse per l'avvocatessa o la dirigente bianca laureata a Yale e Harvard, che non ha più nulla di femminile e vive in totale controllo di tutto, ma senza gioia e piacere. E spesso anche senza uomini, perché molti di loro rifiutano di essere burattini. È un fenomeno globale che spiega il successo planetario di Sex and the City . Perché se è vero che alla nascita siamo tutti bisessuali, in questa cultura è molto meglio essere gay».
Come giudica l'immagine della donna nell'arte?
«All'ultimo Mtv Award, Miley Cyrus si è spogliata, ma senza erotismo. La lezione di Madonna le è arrivata filtrata dalle sue cattive imitatrici: Britney Spears, Gwen Stefani e Lady Gaga. Dopo che Kate Perry e Taylor Swift hanno riesumato la femmina-principessina stile anni Cinquanta, si salvano solo Beyoncé, straordinaria performer senza nulla da dire, e Rihanna, che adoro. Anche Jennifer Lopez e Angelina Jolie mi hanno delusa e oggi le trovo noiose».
In una recente intervista lei si è scagliata contro il silenzio delle femministe americane nei confronti del femminicidio in India.
«È un silenzio vergognoso dettato da ipocrisia politicamente corretta, secondo la quale criticare una nazione non occidentale è razzismo. Ma qui si parla poco anche del femminicidio in Italia e della luttuosa catena di donne rapite, stuprate e ammazzate in America».
Vede un incremento di violenza contro le donne?
«Il vero problema è che le terapie farmacologiche hanno sostituito un po' ovunque Sigmund Freud. Rinnegando la psicoanalisi, la nostra società si è esposta all'aggressione di menti criminali e psicotiche, contro cui né la polizia né tantomeno la pena capitale sono deterrenti».
È sorpresa dall'entità del fenomeno in Italia?
«No. Picchiare, commettere abusi o uccidere una moglie o la fidanzata è legato alla dipendenza dalla figura materna di uomini rimasti bambini. Dietro ogni assassinio c'è un simbolo, l'ombra nascosta di un trauma infantile che solo la psicoanalisi può far riemergere. Ma è anche colpa delle donne italiane ingenue, che rifiutano di leggere tutti i segnali che precedono la violenza. E anche la crisi della famiglia contribuisce al femminicidio. Un tempo, se toccavi una donna italiana, sapevi che il padre o il fratello sarebbero venuti a cercarti per regolare i conti».
Lei è stata definita l'erede di Harold Bloom, il suo ex professore a Yale.
«In realtà non ho mai studiato con lui. Nel 1971, quando seppe che stavo scrivendo per il mio PhD una dissertazione sul sesso che nessun docente voleva sponsorizzare, mi convocò nel suo ufficio. Mi disse: "Mia cara, sono io l'unico che possa dirigere quello spartito"».
Lo considera il suo mentore?
«Bloom, allora già molto controverso, fu l'unico a credere in me e a capire esattamente le mie idee. A metà degli anni Cinquanta era stato licenziato insieme a Geoffrey Hartman, in una vera e propria crociata antisemita messa in atto dall'establishment wasp (bianco, anglosassone e protestante) di Yale. Anche io più tardi conobbi la discriminazione a Yale a causa del mio cognome».
Nel 2004 Naomi Wolf pubblicò un articolo sul «New York Magazine» dove affermava che Bloom l'aveva molestata a Yale.
«A quei tempi le relazioni studenti-docenti erano comuni e nessuno osava metterle in discussione. Anche Bloom ci provò con Naomi, nota civetta, ma quando lei si rese conto che l'illustre docente era interessato più al suo seno che alla sua poesia, si alzò per andare a vomitare in bagno. Aver aspettato vent'anni per raccontarlo è riprovevole».
Che cosa pensa del besteller «Facciamoci avanti»?
«Penso che Sheryl Sandberg menta nel descrivere il personale che l'aiuta in casa e con il figlio: uno staff immenso. Però l'autrice ha ragione quando afferma che una boss di polso è giudicata una stronza e che le donne hanno paura a chiedere l'aumento di stipendio. Serve una riforma dell'università che sponsorizzi asili nido per permettere alle giovani mamme di iscriversi e frequentare. Per non trovarsi come me, che sono diventata mamma a 55 anni, quando adottai il figlio oggi undicenne della mia ex compagna».
Come nasce il suo spirito ribelle?
«Mio padre era un sostenitore del pensiero indipendente. Reduce dalla Seconda guerra mondiale, fu lui a insegnarmi a difendermi nel caso venissi attaccata fisicamente. Ero la primogenita, e mi trattava come il maschio che avrebbe voluto. Poi sono nata nel segno dell'Ariete e vengo da Ceccano, da una stirpe di guerrieri volsci e capatosta. Anche l'amore per la cultura è nel Dna. Papà è stato l'unico dei suoi dieci fratelli a laurearsi, diventando docente di Lingue romanze. Suo padre, barbiere, aveva la passione per i libri di diritto. La nostra dedizione per il sapere viene anche dalla religione cattolica. Tra i parenti annoveriamo una suora, un prete, un vescovo di Avellino e un sagrestano in Vaticano».
È più facile nascere donna oggi rispetto a 60 anni fa?
«Oh mio Dio, non c'è paragone. Essere ragazzina come lo sono stata io negli anni Cinquanta era spaventoso. Volevo suonare la batteria, indossare i pantaloni, giocare a basket: tutte cose vietate alle bambine. Se volevi dimagrire, la clinica locale ti prescriveva una pillola di anfetamina, invece di incoraggiarti a fare ginnastica. Anche oggi però ci sono donne che continuano a soffrire, soprattutto in Paesi come Afghanistan e Pakistan. Ma credo che all'India spetti il triste primato».

lunedì 18 novembre 2013

Padova-Il GUP legge la sentenza prima della fine del processo

A Padova una gup legge la sentenza prima della fine del processo

Di Rosengarten, il - # - 2 commenti
13143229-un-martello-giudice-o-asta-martello-isolato-su-uno-sfondo-biancoIl gup picchia due volte col martelletto per richiamare l’attenzione generale di avvocati, imputato ed astanti, si alza in piedi e si appresta a leggere le poche cartelle che ha in mano. Siamo in un’aula del tribunale di Padova dove si sta celebrando un procedimento penale contro un tale, Davide Zago, allenatore di calcio di squadre giovanili con diploma ISEF, accusato di molestie sessuali ed abusi su giovanissimi under 14 a lui affidati. La gup Chiara Bitozzi si avvia a leggere la sentenza ed esordisce con il rituale : “In nome del popolo italiano, visti gli articoli 533, …(omissis) …del Codice di procedura penale condanno…”. E’ solo a questo punto che gli allibiti avvocati di parte civile si riprendono dallo stupore e trovano il coraggio di interrompere la giudice, circostanza che di per sé potrebbe comportare l’accusa di oltraggio alla corte, per farle doverosamente osservare come il processo sia tutt’altro che concluso considerato che mancano ancora le richieste della parte civile, la deposizione dell’imputato e l’arringa del suo difensore.
La gup si ferma, guarda stupita ed esterrefatta i suoi interlocutori: “Come non è finito?” si interroga dentro di sè, poi si rende improvvisamente conto dell’accaduto, si porta una mano alla fronte e ricade pesantemente sulla poltrona dalla quale si era appena alzata. Ammette subito l’errore, e vorremmo vedere che non l’avesse fatto con così tanti e qualificati testimoni, fa verbalizzare l’accaduto dal cancelliere ammettendo che a quel punto null’altro le resta da fare se non autodichiararsi “incompatibile” con il procedimento, dichiarare chiusa l’udienza, rimettere atti, carte processuali e l’intero fascicolo al giudice Lara Fortuna coordinatrice dell’ufficio gip di Padova perché proceda ad assegnare il fascicolo ad altro gup. Ergo, un dibattimento avviato nel 2010 per un fatto accaduto nel 2009, sospeso l’anno scorso e riaperto lo scorso mese di aprile, adesso dovrà essere iniziato da capo, forse nel 2014. Pensiamo un po’ a cosa sarebbe successo sui media nazionali se un chirurgo avesse disposto la ricucitura del paziente prima di aver completato l’operazione. Ma qua si tratta di un giudice, non di un chirurgo o di un fornaio che ha spento il forno prima che la cottura del pane fosse terminata, per cui non è successo niente.

Di questa storia a noi non interessa tanto mettere in risalto la turpe vicenda di abusi sessuali su minori di 14 anni. Possiamo ritenere che alla fine se l’imputato sarà trovato colpevole finirà prima o poi col subire una giusta condanna e con lo scontare la relativa pena inflittagli, rendendo piena giustizia alle sue vittime. E neanche, in questa particolare circostanza, ci interessa troppo calcare la mano sull’irresponsabilità di fatto del giudice, che neanche in casi come questi sarà chiamato a pagare di persona i danni erariali – quanto costano al contribuente quattro anni di un procedimento giudiziario andato in fumo? Poi moltiplichiamo per le migliaia di casi e traiamo le dovute conclusioni – nonostante un referendum con esito plebiscitario sulla responsabilità civile e personale dei giudici disinnescato dalla sinistra italiana per tirare dalla propria parte una consistente parte della magistratura, quella “democratica”. Quello che invece di questa vicenda attrae maggiormente la nostra attenzione è un altro aspetto, diciamo così più sottile e generale, cioè quello della presunta pretestuosità di accuse spesso rivolte ai magistrati di scrivere le sentenze “prima”. Per quanto ci riguarda, possiamo andare persino oltre potendo riferire di sentenza scritte “prima”, neanche dal giudice, ma addirittura da altre persone in nome e per conto suo.
Ad esempio, in un articolo del 31 luglio del 2012 Qelsi aveva denunciato questa pratica da parte di Giudici di Pace di farsi scrivere le sentenze da altri, spesso coincidenti con le parti interessate alla decisione. Riportiamo qui di seguito l’incipit di quell’articolo :
La Procura di Lecce, competente a condurre indagini sui magistrati in servizio nel distretto di Bari, ha chiesto il rinvio a giudizio per 27 addetti alla giustizia. La vicenda è stata scoperta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e copre un periodo che va dal 2006 al 2008: multe annullate, patenti restituite a boss malavitosi, ma anche trattamenti “morbidi” per pregiudicati arrestati per droga ed armi che se ne sono potuti tornare tranquillamente a casa dopo udienze farsa. Sentenze scritte da avvocati per altri avvocati, che quando indossavano la toga da giudice di pace restituivano poi il favore ai colleghi.

FOnte: http://www.qelsi.it/2013/a-padova-una-gup-legge-la-sentenza-prima-della-fine-del-processo/

domenica 17 novembre 2013

L'ingegneria del femminismo







 Fonte: http://rense.com/general75/how.htm



Il femminismo è un eccellente esempio di come il mega cartello Rockefeller utilizza la potenza terrificante dei mezzi di comunicazione (cioè la propaganda) per il controllo della società .
 
In 40 anni a breve , molte donne hanno perso il contatto con i loro istinti amorosi naturali. Di conseguenza , la famiglia è allo sbando , la depravazione sessuale è dilagante e tassi di natalità sono crollati .
 
Prima di parlare del tema ,  in primo luogo dobbiamo ricordare che per una donna , l'amore è un atto istintivo di sacrificio .
 
La donna si dona a marito e figli e si realizza nel vederli crescere e ricevere il loro amore , rispetto e gratitudine .
 
Una donna si dona a questo sacrificio supremo per un solo uomo che la ama e provvede alla sua famiglia . Gli uomini vogliono istintivamente adempiere a tale loro responsabilità .
 
Questa è l' essenza del contratto eterosessuale ( es. matrimonio) : potere femminile in cambio del potere maschile espresso come amore . Il sesso è il simbolo di questo esclusivo legame. Il matrimonio e la famiglia non può essere per tutti, ma è il percorso naturale per la maggior parte .
 
Il femminismo ha addestrato le donne a rifiutare questo modello come un "vecchio stile, stereotipo oppressivo ", anche se riflette i loro istinti naturali .
 
Giovedi ' uno scrittore britannico ha riferito di aver sentito dire da due giovani donne :
 
"Tutti gli uomini sono inutili in questi giorni , " disse uno. "Già," disse l'altra . "Il problema è che non hanno raccolto la sfida del femminismo . Loro non capiscono che abbiamo bisogno che loro siano più maschili , e invecese ne infischiano ".
 
Questa è la loro logica ? Se le donne sono meno femminile, gli uomini saranno più maschile ? Gli uomini non sono progettati per combattere con le donne . Hanno bisogno di essere confermati dall'acquiescenza e dalla fede di una donna . Quando le donne sfidano costantemente di loro, gli uomini se ne infischiano del matrimonio e della famiglia .
 
Ora che l'amore e il matrimonio sono stati " screditati ", le donne hanno più nulla da scambiare per amore ma il sesso . Così, molti sono innaturalmente ossessionati dall'aspetto e pateticamente danno i loro corpi a tutti quanti .
 
L'Amore permanente non si basa sul sex appeal di una donna, o di personalità o realizzazioni . In ultima analisi , si basa sulla auto-sacrificio. Amiamo le persone che ci amano .

 
THE BIG PICTURE : i banchieri centrali
 
Le persone non si rendono conto che il femminismo è indottrinamento di massa perché non riescono a identificare il colpevole , i mezzi o il movente .
 
Recentemente Aaron Russo , il produttore dei film di Bette Middler e " America: dalla libertà al fascismo " individuato tutti e tre confermando quello che ho detto .
 
(Vedi questa scioccante intervista estratto 14 minuti ) link
 
Durante il tentativo di reclutare Russo per il CFR , Nicholas Rockefeller gli disse che la sua fondazione di famiglia creò il movimento di liberazione delle donne con il controllo dei media di massa come parte di un piano a lungo termine per schiavizzare l'umanità . Ha ammesso di voler "friggerci. " Provate a scrivere su Google " Rockefeller Foundation " e "
Women's Studies" e si otterrà un milione e mezzo di citazioni .
 
L' obiettivo nascosto del femminismo è quello di distruggere la famiglia , che interferisce con il lavaggio del cervello di stato del giovane . Benefici collaterali includono lo spopolamento e l'ampliamento della base imponibile. Spostando uomini nel ruolo di fornitori, destabilizza anche la famiglia .
 
(....)



 La cultura occidentale moderna si basa sulla Massoneria , che insegna che l'uomo , e non Dio determina la realtà. Naturalmente , hanno bisogno di annullare le leggi naturali e spirituali , al fine di affermare il proprio controllo . Hanno notato che le persone sono creature diffidenti e malleabile che preferiscono credere a quello che gli viene detto di fare affidamento sulla propria percezione. Così i media promuove con successo i valori omosessuali che vanno in conflitto con i nostri istinti naturali .


 
MEDIA sradica AMORE
 
Ogni aspetto dei mass media ( film, TV , riviste , musica , spot , news ) viene utilizzato per il controllo sociale , con l'obiettivo finale di riduzione in schiavitù . Vi è un collegamento diretto tra quello che è successo in Russia comunista e quello che sta accadendo oggi in America . In entrambi i casi il cartello bancario centrale sta affermando il controllo totalitario .
 
(...)
 
Per distruggere la famiglia , i media hanno convinto le che possono non  contare sull'innato contratto eterosessuale.
 
Myrna Blyth è stato il redattore capo di " Ladies Home Journal " 1981-2002 . Nel suo libro / " Sorelle Spin " / ( 2004) dice i media oggi hanno venduto alle donne il modello della donna-in.carriere nello stesso modo in cui il modello della  casalinga felice era stata venduta alle loro madri .  ( 38 )
 
Gli Illuminati minato istinti amorosi naturali delle donne utilizzando i seguenti mantra :
 
1 . * Gli uomini non possono più essere considerati attendibili . * Usando il " Lifetime Network " come esempio , Blyth ha concluso "tutti gli uomini sono 1) ratti infedeli 2) mostri abusivi 3) scumbags disonesti , o 4) tutti i precedenti. E che le Donne dall'altra parte fossero ... vittime [ o ] cruedeli arriviste che trionfano , nonostante gli uomini delle caverne che ... vogliono mantenerle al loro posto . " ( 62-63 )
 
2 . * Le donne sono vittime in virtù del loro sesso. * Blyth dice che i mezzi di comunicazione inviano "un messaggio forte e chiaro . Perché siamo donne , rimaniamo vittime nella nostra vita privata , nel lavoro, nella società nel suo complesso . " ( 156 ) Così le donne devono avere un senso di risentimento , il diritto e la ribellione . La stessa tattica è stata utilizzata per manipolare gli ebrei, i neri, i lavoratori ei gay . (Vedi il mio " Vittima come Zombie morale" )
 
3 . * Le donne dovrebbero essere egoista . * "Liberazione e narcisismo sono fuse ", dice Blyth . Tempo libero ora significa , " il tempo per te stesso , trascorso da solo, o magari con le proprie amiche , ma sicuramente senza coniuge e figli ... Articoli sterminati predicarono il nuovo vangelo femminista , che indulgere a se stessi è una parte importante di essere una donna ben regolata e sana . " ( 65 )
 
4 . * Il sesso non è riservata per l'amore e il matrimonio . Riviste come Glamour e Cosmopolitan spingono giovani donne " mettersi  fuori il loro primo appuntamento . Non vi è alcuna discussione di matrimonio o famiglia . ( 160) Queste donne non saranno in grado di fidarsi di un uomo abbastanza per arrendersi .
 
5 . * Auto- realizzazione sta nel successo di carriera e non marito e la famiglia . * " Le ricompense sociali per svolgere un lavoro sono fondamentali per il proprio senso di dignità e autostima , ha pontificato
Betty Friedan . Infatti, " la maggior parte di lavoro è profondamente ordinario ", Blyth osserva ( 35-36 ) . ( Non sto dicendo che le donne non possono avere un posto di lavoro , solo non dovrebbero essere ingannati di avere famiglie se le vogliono. )
 
Così molte donne diventano schizofreniche, nel tentativo di conciliare le loro istinti naturali con una esortazione costante di fare il contrario . Il relitto - famiglie disgregate e le persone disfunzionali - è disseminata ovunque .
 
Allo stesso tempo , Playboy Magazine ecc rivolge un messaggio simile a uomini . Non hai bisogno di sposarsi per fare sesso . Matrimonio e figli sono una noia.

 
CONCLUSIONE
 
Il  costante supporto rullo di tamburi è organizzato il lavaggio del cervello . La società è stata completamente sovvertita dal cartello bancario centrale utilizzando un culto satanico , la Massoneria , di selezionare i suoi lacchè . La maggior parte dei massoni non sono a conoscenza di questa verità , ma i proprietari dei mass media conoscono di prima mano .
 
Eravamo abituati a dire " americano come la maternità e la torta di mele . " Solo i satanisti avrebbero cestinato la maternità . <http://www.savethemales.ca/001794.html> Lungi dall' "empowerment" delle donne , il femminismo ha creato in molte donne comportamenti asessuati. Le ha private ​​di un ruolo sicuro e onorato, le ha ridotte a oggetti sessuali e a mere sostituibili macchine da lavoro.
 
I Luciferiani promuovono la ribellione perché stanno sfidando ciò che è naturale e sano . Come il loro simbolo , Lucifero , desiderano giocare a essere Dio .
 
L'amore di Dio può essere visto nella dedizione di una donna al marito e ai figli. Così i banchieri devono distruggerlo .
 
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Vedere anche " Massoneria : la morte di Mankind Desiderio " http://www.savethemales.ca/000768.html
 
" Le radici giudaico massoniche della moderna cultura " http://www.savethemales.ca/000403.html
 
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Henry Makow Ph.D. è l'autore di " Una lunga strada da fare per una data. " I suoi articoli esponendo fe - manism e il Nuovo Ordine Mondiale si possono trovare nel suo sito web www.savethemales.ca Egli gode di ricevere commenti , alcuni dei quali egli messaggi su suo sito utilizzando solo i primi nomi. hmakow@gmail.com




Fonte: http://rense.com/general75/how.htm

sabato 16 novembre 2013

Le politiche familiari - la grande balla e i grandi ciechi


La famiglia secondo i tribunali

La famiglia secondo il tribunale di Roma-
Il padre può pernottare con il figlio/a naturale solo a partire da tre anni, con gradualità (Adiantum, 2010)
link

La famiglia secondo il tribunale di Bologna (2013)
Bambina di tre anni in affido temporaneo a coppia di omosessuali (Corsera), "ci sono benessere e serenità"
link

La famiglia secondo il tribunale  di Torino (2013).
Genitori naturali troppo anziani - E gli tolgono la figlia natuarale, che va in affidamento (La Stampa 2013)
link

La famiglia secondo il tribunale di Cassazione  (2013)
Sentenza Un bambino può essere privato del padre e può vivere con la madre lesbica in modo equilibrato
link

La famiglia ancora secondo il tribunale di Roma (2014)
Sentenza. Bimba nata  da procreazione eterologa assistita, può essere adottata da coppia gay.  La norma infatti non contiene alcuna discriminazione tra coppie.
link

La famiglia anglosassone
Meglio affido a gay che a nonni link
Alza la voce e perde il figlio link

La famiglia Nuovozelandese
Infanticidio non è assassinio (per le madri soltanto) link

Le proposte politiche

1 . Le priorità secondo on. BOLDRINI(link) 
E' ora di dire basta alle donne che servono a tavola!

2 . Le prorità secondo on BRAMBILLA (link)
Anche gli animali domestici vanno separati ed affidati al padrone più affettuoso

3 . Le priorità secondo on. CASTIELLO (link)   
Se la coppia scoppia, il giudice decida sull’affido dei cani e gatti

4 . Le priorità secondo on. KIENGE (link)
Genitore A e B o genitore n.1 e genitore n.2, la scuola scelga.


5 . Le priorità secondo on. CONCIA (link) 

6 . Le priorità secondo on. SANTOLINI (link)
La pedofilia è un orientamento sesuale, non una devianza

7-8 . Le priorità secondo on. BUONANNO / MATARELLI (link)

9. Le priorità del viciministro Cecilia Guerra
Via libera al cognome della madre ai figli

10. Le priodrità per Boldrini
Le donne non fanno figli perchè non hanno un lavoro

11. Le priorità della Boldrini
Non esiste una sola tipologia di famiglia, ne esistono svariate

12. Le priorità per Boldrina
Bisogna usare parole come Ministra e Sindaca


Le reazioni "inamidate" (da katto-inamidati)

Papa Benedetto XVI. Le separazioni non sono una mentina. link
Papa Francesco. I "grazie e prego" salvano i matrimoni link
Card. Bagnasco. La famiglia va tutelata. No al gioco d'azzardo e alla violenza donne  link


Le reazioni "saprofite" (da katto-saprofiti) (*)

Un alloggio "a ore" per i padri separati (cooperativa di Vittorio . CARITAS) -la casa di nonno Mario
link

Gruppi di parola per i figli di separati (centri di ascolto- villa Cignoli) link

Alloggio temporaneo per i padri separati (siamo in zona PADRI OBLATI) link


L'occhio della UE

La Comunità auropea condanna l'Italia per il diritto alla bigenitorialità link

Le conseguenze

A) L'Unione Europea  multa l'in-giusta giustizia dell'Italia (link)
B) Le sentenze dell'Unione Europea contro l'Italia (link)  
C) False accuse strumentali (impunite) di Stalking (link)
D) Falsi abusi nella bassa modenese: altre vittime (link) 
E) Padre si dà fuoco al tribunale dei minori (link)
F) Il business delle case famiglia (link)
G) Suicidi dei padri separati: 28 all'anno 
H) Molestie sulla figlia: scagionato dopo 3 anni, era tutto falso 
I) False accuse di stupro sulle figlie per avere soldi dall'ex-marito: denunciata 


News controcorrente:

Turiste USA e denince di molestie: il 90% sono false link


 (*) saprofita è chi può mandare in putrefazione ciò che già in buone condizioni non è. Non cura le cause, gestisce i sintomi, istituzionalizza la putrefazione....

venerdì 15 novembre 2013

La ministra cannone e la malagiustizia

Fonte: http://www.adiantum.it/public/3461-la-ministra-cannone,-la-riforma-della-giustizia-e-gli-impuniti---di-max-bonaventura.asp




 Mentre l'ennesima porcata di governo - quella relativa all'amica degli amici Annamaria Cancellieri, donna-cannone della giustizia italiana - si è consumata con la sceneggiata parlamentare (e tante strette di mani sporche fino alle unghie), Alfano blatera di una riforma della responsabilità civile dei giudici priva di qualunque dignità.
"A pagare sarà lo Stato", afferma mastro Angelino, "chiamato a risarcire gli errori palesi in primo grado ai danni dei cittadini. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, oggi, una norma di grande importanza - spiega Alfano -. Si tratta della norma che riguarda la reponsabilità dello Stato nei confronti dei cittadini per violazione manifesta del diritto dell'Unione Europea da parte dei magistrati di ultimo grado, che crea danno agli italiani".
Gli fa immediata eco il PD, che per bocca del suo responsabile alla giustizia (tale Danilo Leva) dichiara "Nella legge comunitaria, approvata dal Cdm di oggi per porre alla procedura d'infrazione europea si afferma, in ottemperanza ai principi fissati dalla Corte Europea, la responsabilità civile dello Stato italiano, e quindi non del singolo magistrato, nei casi di manifesta violazione del diritto europeo per dolo o colpa grave". "Altra cosa, in materia di responsabilità civile dei magistrati, è la riforma della legge Vassalli - contenuta in una proposta del Partito Democratico e già depositata alla Camera - che nei prossimi giorni sarà incardinata nei lavori della Commissione Giustizia. Con questa proposta vogliamo aprire una riflessione seria, equilibrata e senza pregiudizi ideologici né intenti persecutori".
E' chiaro il messaggio ?
La riforma della responsabilità civile dei magistrati, quella che gli italiani vogliono dal 1987, sancita da un referendum e poi affossata dal PCI/DC/PSI di allora (il sicario fu Vassalli) non si farà. Punto e basta. I singoli giudici continuino a far cazzate e stiano tranquilli, nessuno li toccherà.
Ve lo immaginate cosa possa uscire da una "riflessione seria, equilibrata e senza pregiudizi" promossa dal PD sulla giustizia ?
Un altro slogan, un altra porcheria degna degli animali da cortile (attenuanti generiche e specifiche per i 5s, ancora puri e candidi come gigli) che, in massima parte, popolano il Parlamento.
Rari, i politici non collusi con criminalità organizzate e/o con affari personali (vedi Cancellieri e figli).
La vicenda della ministra-bomba cannone ci ha rivelato, in tutta la sua chiarezza, come i legami tra politica e affari siano ultra-decennali, e durano fino ad oggi anche quando ad essere proposte sono facce meno note, i c.d. tecnici, che si presume essere esenti da conflitti di interesse. La Cancellieri conosceva i Li Gresti da trent'anni e passa, il figlio aveva ricevuto una tangente familiare di 3,6 milioni di euro - buonuscita per un annetto di lavoro - e la ministra si metteva a disposizione degli amici-benefattori chiamando utenze che anche l'ultimo scippatore in copp' e' quartieri sa di essere controllate.
E i magistrati ?
Gongolano, dall'alto dell'intoccabilità che il PCI/PDS/PD garantisce loro da cinquant'anni, e grazie ad una generosa copertura giudiziaria che, nei decenni, ha visto uscire indenni i comunisti-democratici persino dal terremoto di Mani Pulite.
Esiste un patto - vero e proprio compromesso storico, data la sua durata e solidità - che lega la sinistra ai magistrati dal 1950, allorquando le parti politiche di allora si spartirono l'Italia: a centro-destra l'industria e il commercio, con il suo naturale portato di evasione fiscale e potere economico, a sinistra la Cultura e la Giustizia, attraverso le quali il nostro Paese è arrivato fino ai giorni nostri.
La legge Vassalli è figlia di quel patto, e anzi ne rappresenta l'architrave che sorregge l'accordo scellerato. Senza l'impunità dei giudici, tutta la vecchia classe dirigente diventa punibile, sia storicamente che concretamente. L'attuale maggioranza è custode di quel patto, e si erge a sua difesa a tutti i costi.
Solo il ricambio della classe politica potrà mutare l'aspetto del sistema, e smantellare il covo degli impuniti.
Le sedi del covo, paradossalmente, sono note a tutti. Basta cercare sotto la voce "tribunali" e "consiglio dei ministri".

Fonte: http://www.adiantum.it/public/3461-la-ministra-cannone,-la-riforma-della-giustizia-e-gli-impuniti---di-max-bonaventura.asp

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mercoledì 23 ottobre 2013

Tipologie di falsi abusi: la psicologia "chiarisce"








Nel complesso e sofferto universo delle separazioni coniugali e della frequente conflittualità genitoriale che si riverbera sull’affidamento dei figli minori, si assiste in questi ultimi anni, anche a seguito della Legge n. 54 del 2006 sull’affidamento condiviso della prole, al progressivo incremento di due opposti fenomeni che affondano le loro radici nei mutamenti di ordine sociale e legislativo che hanno investito la famiglia e i suoi componenti.
Da una parte si registra l’aumento dei padri separati che, consapevoli del ruolo fondamentale che anche la figura paterna riveste nella vita dei figli e sinceramente interessati al loro armonico sviluppo, lottano per ottenerne l’affido condiviso, per esercitare cioè il diritto/dovere di frequentare con assiduità la prole con la concreta possibilità di attivare il proprio ruolo genitoriale pienamente ed efficacemente e non “col contagocce”. Dall’altro si assiste a una epidemia di denunce sporte da moglie separande nei confronti di ex mariti e padri dipinti come degeneri, accusati, fra l’altro, di maltrattamenti ed abusi sessuali sui loro stessi figli.
Una minima parte di queste accuse sono, purtroppo, fondate ma la maggior parte di esse, spesso le più infamanti, si dimostrano, dopo un iter doloroso, certamente non breve e grandemente nocivo soprattutto per i figli, false o inattendibili. 

Le denunce “false” si fondano su un’ampia gamma di resoconti non corrispondenti alla verità/realtà dei fatti, che vanno dalle dichiarazioni menzognere sostenute con la precisa volontà e finalità di danneggiare l’ex marito-padre, alle dichiarazioni erronee a causa dell’interpretazione distorta dei messaggi e/o dei comportamenti del minore, in alcuni casi corroborata da pareri molto superficiali forniti dagli esperti consultati. 

A tale proposito, come ben indicato dalla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), occorre precisare che non esistono indicatori comportamentali assolutamente specifici dell’abuso sessuale, ma che le liste presenti nella letteratura specialistica o divulgativa sull’argomento vanno intese unicamente come segnali di possibile abuso. Questi indicatori, inoltre, sono presenti e rintracciabili in numerose situazioni a carattere traumatico che il minore può trovarsi a vivere, come ad esempio una grave conflittualità familiare, la recente separazione dei genitori con la “scomparsa” di uno di essi, la morte o la grave malattia di un membro della famiglia, l’esperienza di un grave incidente stradale o di un disastro naturale come un terremoto.
Per quanto riguarda quegli indicatori ritenuti in passato più “pesanti”, come i comportamenti sessualizzati e le conoscenze sulla sessualità non adeguati all’età, le ricerche attuali inducono a grande cautela nella loro valutazione come sicuri effetti di un abuso, in quanto esse hanno dimostrato come il minore si relazioni con la sua sessualità in graduale sviluppo in modo molto più attivo e precoce di quanto si credesse fino a pochi anni fa, anche grazie ai numerosi e spesso incongrui stimoli e messaggi che i media o la navigazione in Rete veicolano, e a cui il bambino/a si trova esposto.

 La maggior parte delle false denunce origina nel contesto della conflittualità collegata alle vicende legali della separazione, e vede un genitore che si sente ferito, oltraggiato o rifiutato dall’ex partner intenzionato a vendicarsi attraverso la costruzione dell’accusa più infamante: l’abuso sessuale nei confronti dei figli, con l’obiettivo di alienarglieli ed eliminarlo dalla loro vita, senza tener conto dei gravi danni che anche ai minori ne deriveranno. Questi ultimi vengono spesso resi “complici” di questo progetto, vuoi esercitando su di loro inaudite pressioni psicologiche per affermare cose non vere o, forse peggio, inducendo in quelli più piccoli falsi elementi di memoria relativi ad abusi sessuali subiti.
Sono state identificate alcune tipologie genitoriali “costruttrici” di false denunce, che anche gli operatori di polizia che si occupano di reati contro i minori dovrebbero conoscere per meglio orientare le loro attività di indagine e di ricerca degli elementi probanti un’accusa di abuso, con l’avvertenza di evitare pericolose generalizzazioni e semplificazioni di una realtà molto complessa e difficile da catalogare in schemi esaustivi.
Una prima tipologia è costituita da individui con veri e propri disturbi psichici – più frequentemente disturbi di personalità di tipo isterico o borderline – che interferiscono con la capacità di interpretare correttamente la realtà, distinguendola dalla propria fantasia o dai propri esagerati timori.
Una seconda tipologia è rappresentata da soggetti che, di fronte a manifestazioni del minore che possono prestarsi a diverse interpretazioni, e quindi ambigue (ad esempio un rossore in area genitale al ritorno da una visita al padre), si rivolgono ad un esperto che in maniera avventata propende per l’abuso sessuale, determinando di fatto, con la sua autorevolezza, la conseguente denuncia.
Un terzo gruppo raccoglie persone che vivono con la costante ossessione che il proprio figlio/a possa essere oggetto di abuso sessuale. Questa idea “fissa” li determina ad interrogare ripetutamente il bambino sull’argomento, ad esaminare e controllare costantemente i genitali quando torna a casa, e specialmente se è stato dall’ex partner, a sottoporlo a continue visite mediche per la stessa verifica, fino a quando un rilievo interpretato in modo distorto, magari per l’incauto commento di qualche professionista, non giunge a confermare il sospetto determinando così la denuncia. Il motore dell’ossessione in questi casi può condurre nel tempo a reiterate denunce di abuso.
La quarta tipologia, la più frequente, annovera soggetti – che possono essere o meno portatori di disagio psichiatrico – pervasi dall’odio e dal desiderio di vendetta nei confronti dell’ex partner, tanto da disporsi a strumentalizzare il minore pur di distruggere il ‘nemico’, senza chiedersi se la prima vittima di questa guerra totale non sia proprio quella più indifesa: loro figlio.
In tutti questi casi, anche quando la falsa denuncia viene finalmente ad essere dichiarata infondata, si determina la vittimizzazione di figli e padre, a causa del tempo – spesso lungo – in cui non è stato permesso loro di frequentarsi, della vergogna e dell’imbarazzo di entrambi che consegue ai casi in cui il minore è stato manipolato per rivelare abusi mai subìti, della stigmatizzazione subìta dal genitore ad opera dei media e che nessuna sentenza di assoluzione potrà mai completamente cancellare, del terribile effetto confusivo sullo sviluppo psicologico del minore che l’induzione di falsi ricordi determina.
Tutto ciò richiede che l’operatore (psicologico, di polizia, legale, ecc.) si disponga in modo emotivamente neutro di fronte ad una denuncia di abuso sessuale, senza ipotesi pregiudiziali che orientino in modo distorto, in un senso o nell’altro, l’approccio con l’indagine e con il minore in particolare, nel più rigoroso rispetto di una metodologia comunicativa e relazionale garante della massima possibilità di raccogliere dalle presunte vittime resoconti veritieri, grazie a modalità di conduzione del colloquio rigorose e scientificamente fondate.
Pertanto il fenomeno delle false denunce impone agli operatori che si occupano di abuso ai minori un ulteriore incremento di professionalità, nella consapevolezza della gravità delle conseguenze sia di un abuso non riconosciuto, che di un abuso erroneamente convalidato, perché le tracce che resteranno nella psiche dei minori saranno comunque indelebili.
 
La Dott.ssa Marisa Nicolini è psicologa e psicoterapeuta, abilitata all’insegnamento della Psicologia Sociale e Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Viterbo. www.marisanicolinipsicologaviterbo.freshcreator.com

Fonte: Redazione - Marisa Nicolini
http://www.adiantum.it/public/3435-false-denunce-di-abuso-sessuale.-tipologie-di-costruzione-della-calunnia.asp

http://bit.ly/1fplbCJ

mercoledì 16 ottobre 2013

False accuse: un sito pubblica le identità delle accusatrici



Exposing False Allegations – Register-Her.com


www.register-her.com un sito americano che pubblica le identità dei falsi accusatori , agli occhi di tutti .Questa idea può finire per essere un grande idea, anche se solo deterrente per l'epidemia di false accuse nei Tribunali della Famiglia .Dato che il governo Gillard sarà presto incoraggiante per ancora più false accuse nel tribunale della famiglia australiana , eliminando qualsiasi pena per falsa testimonianza , allora forse l'uso di Internet per esporre la verità può diventare l' unica opzione disponibile per portare un po ' di buon senso per questo crimine dilagante contro genitori e bambini innocenti .Vorrei andare oltre e assicurare che falsi accusatori sia maschili che femminili  debbano essere pubblicati , a condizione che il peso delle prove porti a conclude che essi hanno consapevolmente mosso una falsa accusa (....)

Uno studio condotto da Eugene Kanin ha rivelato che il 41 % delle accuse di stupro sono invenzioni . [ 1 ] Il Orlando , in Florida, il Dipartimento di Polizia ha fatto un appello pubblico per fermare le accuse false stupro perché stavano mettendo uno stress sulle risorse di polizia, con il rischio di  creare un clima di eccessiva paura in quella comunità . [ 2 ] il Dipartimento di Polizia di Baltimora ha riportato che il 30% dei casi di stupro a che hanno ricevuto si è rivelata priva di fondamento . [3 ] Le relazioni del progetto Innocence indicano che  la pole position dei crimini per le quali
individui condannati ingiustamente  sono poi rilasciati è lo stupro . [ 4 ]Mentre il grave problema di accuse accuse false stupro ora affligge il sistema di giustizia penale , i tribunali di famiglia stanno soffrendo una epidemia anche peggiore . Il D.O.J. Uniti stima che siano emessi ogni anno  tra i due ei tre milioni di ordini restrittivi. [5 ] [ 6 ] Molti giuristi riconoscono che la maggior parte di questi ordini siano emessi sulla base di pure invenzioni di accuse, al fine di avere la meglio in un divorzio .Queste accuse rovinare la vita , con conseguente sequestro , reputazioni distrutte , devastazione finanziaria , la perdita di posti di lavoro e persino il suicidio . [ 7 ] [ 8 ] [ 9 ] Il fatto spiacevole di queste menzogne ​​distruttive è che non vengono quasi mai perseguiti , e anche quando lo sono,  raramente sono colpite con  punizioni significative.Il Register-her.com è stato istituito per portare l'attenzione su questo problema , e per contribuire a garantire la sicurezza della nostra comunità con la creazione di una stanza di compensazione di informazioni sui noti falsi accusatori , molti dei quali hanno commesso i loro crimini impunemente . Esso fornisce anche un luogo per le vittime di false accuse di elencare i criminali che hanno agito contro di loro in modo che le loro informazioni siano disponibili al pubblico .Se siete stati colpiti da una falsa denuncia di alcun crimine , è possibile presentare le informazioni qui. Una volta che le tue informazioni è stato studiato e verificato dal team di registro - her.com , diventerà una parte permanente del Registro di sistema.

 Comunità dei falsi accusati
http://www.cotwa.info/2013/07/serial-false-rape-accuser-finally-jailed.html

Fonte:
http://www.f4e.com.au/blog/2011/09/08/exposing-false-allegations-register-her-com/

martedì 15 ottobre 2013

La misericordia per i separati: a metà del guado




 (foto da Il Messaggero: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_divorzio_aborto/notizie/328349.shtml)
La misericordia è una parola grossa. Ne è pieno l’antico e il nuovo testamento, ma non mi suscita grandi riverenze. Misericordia è sorella della compassione, sentimento che nasce di fronte alle sventure del prossimo. La compassione non necessita il porre in essere azioni di alcun tipo. In fondo in fondo, è uno sterile sentimento umano, se non è seguito dall'azione.

Quando un padre/marito italiano riceve l’istanza di separazione dalla propria moglie, non ha generalmente bisogno di compassione. Ha bisogno di giustizia o quantomeno dell’applicazione della costituzione italiana.

Se si insinua il pensiero che un padre, in quanto separato, abbia compassionevolmente bisogno di un letto, di un tetto, di uno spazio in cui avere la possibilità di continuare ad essere padre, allora si ammette implicitamente che sia giusto il sistema che lo separa da affetti ed effetti. Si istituzionalizza compassionevolmente l’ingiustizia (link) (link).
Si ammette che sia giusto assistere poi alla accozzaglia di sedicenti “esperti” che vengono in aiuto a minori ed adulti, con il sorriso in bocca e la mano al portafoglio. Alla litania  di coloro che offrono ai padri un letto “a turno” e uno “spazio”. Si assiste all’eloquente silenzio dai pulpiti delle chiese sulla vergogna di una Italietta che sventola i fattoidi del femminicidio e lucra su novantamila separazioni basate sulla discriminazione di genere (link) (link).
Bel sentimento, la misericordia, soprattutto gratuito. Avere misericordia costa niente. Un bel sentimento, che imbianca il sepolcro che contiene le vergogne della discriminazione dei padri italiani. 
Ben vengano gli sforzi della Chiesa , per chiarire questioni dottrinali, alleviare il dolore, la sofferenza, l'esclusione, ben venga anche la misericordia, la compassione, la comprensione, l'accoglienza, l'ascolto,  i gruppi di parola, ma ben altro si potrebbe fare per rimuovere le cause dell'ingiustizia.
Scrive Neale Donald Walsch (Conversazioni con Dio)


"La mia legge è una legge di causa ed effetto, non la legge del «vedremo»"

Andare contro corrente costa. Costa andare contro lo spirito del tempo, che ci vorrebbe tutti assuefatti anche alla stessa ideologia: madri sante e padri criminali (link). L’ideologia che vorrebbe trasformare i padri in nuovi lebbrosi del tempo, che li vorrebbe separati da affetti ed effetti, quasi come punizione per presunti errori atavici commessi. Una nuova driscriminazione, per cui il separato è un peccatore e se arranca è la sua giusta punizione .

Anche Gesù di Nazaret ebbe compassione, compassione di un lebbroso (Mc, 1: 41-44), compassione di una donna a cui era mancato il figlio morto (Lc, 7, 11-15). Ma non si è fermato alla compassione. Ha guarito il malato dalla lebbra e ha risuscitato il figlio della donna. In barba ai benpensanti ipocriti, che vedevano nella lebbra una punizione per i peccati (presunti) commessi, che vedevano nell’infetto un peccatore e nella lebbra la sua giusta punizione.

Per ora il premier del Vaticano è a metà del guado, ha avuto misericordia, ha detto belle parole, ha avuto parole di compassione. Per valutarlo, aspetto a vedere se oltrepassi il guado o se si fermi invece alle belle parole....

link: http://bit.ly/19NJ9Yp